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EPK – Bio (IT)

Enigmatica, travolgente e profondamente musicale

MOJO


Votata miglior vocalist ai British Jazz Awards 2019, Sara è una delle più importanti cantanti jazz del Regno Unito. Con origini palestinesi e irlandesi, ha iniziato la sua carriera come violoncellista classica studiando al Chetham’s e al Royal Northern College of Music, continuando la sua carriera concertistica eseguendo il Concerto per violoncello di Saint-Saens con l’orchestra Hallé e esibendosi per Yo Yo Ma alla Bridgewater Hall. Tutte le sue esperienze musicali l’hanno in fine portata a scoprire la sua voce e la sua passione per l’estemporaneità, facendo sì che Sara emergesse come una vocalist e compositrice energica ed espressiva. Le sue influenze più importanti sono Betty Carter e Sarah Vaughan.
Con genitori palestinesi e irlandesi, Sara è entrata in contatto con una vasta gamma di generi musicali durante la sua infanzia: dalla passione del padre per la musica classica e il jazz ai cantanti arabi preferiti dalla madre.
Dotata di una voce le cui radici affondano nell’idioma jazzistico e nel suo repertorio, Sara sta emergendo con un suo stile personale che risuona sia nelle sue composizioni che nelle sue originali interpretazioni degli standard Americani. Il suo suono è una vivace fusione tra nostalgiche armonie classiche e intensi ritmi post-bop americani della fine degli anni ’60, dove l’interplay e l’improvvisazione sono al centro della performance.
Il suo nuovo album ‘Right Now’, in uscita quest’anno, include arrangiamenti e composizioni originali (come ‘Phoenix From The Ashes’ e ‘The Encounter’), una testimonianza dell’eccezionale evoluzione artistica di Sara come performer, compositrice e bandleader.
Ha condiviso il palco con Ronnie Scott’s All Stars Band, Ian Shaw, Jason Rebello, Bruce Barth, Terell Stafford e ha fatto un tour in Italia con il pianista Andrea Pozza. Sara si è esibita in alcuni dei più prestigiosi club e festival jazz del Regno Unito (Ronnie Scott’s, Buxton International Festival, Swanage Jazz Festival, Isle of Wight Festival) e in altri festival in Italia (Jazz In Borgo – Ferrazzano, Winter Teata – Pescara, Notte Bianca – Comacchio), Spagna (San Javier 2022) Francia (Jazz En Touraine 2020), Bahrain e Ungheria (Budapest Jazz Club).
Nelle parole di Sebastian Scotney, redattore del London Jazz News,: “C’è davvero qualcosa di diverso, speciale e fresco in Sara. […] In primo luogo, la travolgente energia della sua voce, potente e sicura, la irresistibile forza comunicativa e la sua innata musicalità. […] Si fida delle sue abilità vocali e della sua gamma di timbri. Sara sa di poter trasmettere emozioni sia attraverso ballads che con brani più intensi ed energici. E soprattutto crea una meravigliosa intesa sia sul palco che con il pubblico”.
Guy Barker ha detto: “La sua voce ha tutte le qualità che si trovano nelle grandi cantanti”.
Ian Shaw ha detto: “Raramente una cantante jazz grazia la nostra scena con un’autenticità così mozzafiato e un talento naturale. Dowling è esattamente questo.”